Raponzoli
Nome scientifico: Campanula rapunculus.
Il nome campanula deriva dal diminuitivo di campana per l’evidente forma che caratterizza la corolla delle specie appartenenti a questo genere; tale nome fu dato dal fisico e botanico tedesco Leonhart Fuchs (1501-1566) ad una pianta appartenente sicuramente a questo genere, poi ripreso da tournefort e da Linneo. Rapunculus diminuitivo del latino rapum (rapa), quindi col significato di piccola rapa, in relazione al grosso fittone caratteristico di questa specie.
È una pianta erbacea che può raggiungere 70-80 cm di altezza, con una, avole due o tre radici bianche, le foglie basali sono a forma di rosetta, che si sviluppano dalla fine dell’autunno fino alla primavera inoltrata, dove emette un lungo stelo con belle campanelline di colore azzurro violaceo.
Poichè la sua radice non contiene amido ma insulina la quale scindendosi produce levulosio anzichè glucosio, può essere consumata tranquillamente anche dai diabetici.
Dove trovarla
I raponzoli in Garfagnana vengono raccolti da dicembre a maggio si trova a tutte le altitudini anche sopra i 1500 s.l.m. e predilige poggi, prati, zone incolte, prati e persino i cigli delle strade.
Il raponzolo in cucina:
È una pianta molto ricercata, molto usata in Garfagnana da consumarsi preferibilmente fresca ad insalata, sia le foglie che le radici per il loro sapore dolciastro e per il contenuto di insulina. Possono essere consumate sia da sola che insieme ad altri “erbi” dolci e non amare altrimenti coprirebbero la delicatezza della sua aroma.
Ottima anche lessata per torte zuppe e minestroni.